venerdì 11 aprile 2014

AAA Cercasi lavapiatti con ESPERIENZA...WTF?!? #1

Si, questo è un nuovo post polemico.
Ormai anche i muri sanno che sto cercando lavoro.
Come già scritto, credevo sarebbe stato molto più semplice. Anche perché, non mi sono mica candidato come primo scenografo al San Carlo o alla Scala di Milano. Qui si sta parlando di lavare piatti, servire ai tavoli e guardare i figli altrui.

Che paese ipocrita è l'Italia. Un ragazzo che ha avuto la fortuna di non dover lavorare per mantenersi gli studi, una volta finito, si ritrova con in mano il nulla. Tutta questa polemica nasce perché ieri ho ricevuto il PRIMO rifiuto ufficiale.
Primo perché, quando si inviano curriculum per e-mail, non ci si fa' nemmeno caso se non si è richiamati, ma  quando ti viene detto senza giri di parole:

"Ah mi dispiace, non ti faccio nemmeno perdere tempo, cerchiamo persone qualificate".

Si rimane senza parole. Fare il cameriere è sicuramente un lavoro nobilissimo, idem lavare i piatti (lo faccio tutti i giorni, ho un esperienza ventennale), ma di quale esperienza stiamo parlando? Non  ho chiesto di darmi in mano una centrale nucleare. Ok, ci sta che bisognerebbe provare l'efficacia del ragazzo proposto, ma che ci sia un esame allora, un giorno di prova, anche gratis magari, ma non liquidatelo così!
Altra cosa che non sopporto è il:

"Cercasi lavoroacaso di bella presenza, allegare foto".

Ma si può denunciare una cosa del genere vero?! Si può parlare di discriminazione, giusto?!
Perché uno dovrebbe mai studiare? Quali sono i pro? Se ad un neolaureato non permettono nemmeno di servire ai tavoli, quali vantaggi ci sono mai? Per non parlare poi delle Università. Ma non ci dovrebbe essere uno sorta di inserimento nel mondo del lavoro? Una sorta di tirocinio, uno stage? Una qualsiasi tipo di esperienza che permetta ai più promettenti di fare ciò per cui hanno tanto lavorato? Esistono queste cose? Sono io il povero sognatore? Questa cosa è così ridicola. Tutto il nostro futuro dipende solo dalla fortuna, nemmeno il talento può salvarci da questa condizione precaria.
Vostro G.